Il workshop “Reportage televisivo” curato da Ruben Lagattolla offre un’opportunità unica di apprendere i segreti e le tecniche del reportage televisivo direttamente da uno dei professionisti più esperti e riconosciuti nel campo. Il docente, con la sua vasta esperienza sul campo, guiderà i partecipanti attraverso le fasi essenziali della creazione di un reportage, dalla concezione dell’idea alla realizzazione finale. Il workshop è aperto a tutti coloro che sono interessati al mondo del reportage televisivo, inclusi studenti, aspiranti giornalisti, videomaker e professionisti del settore che desiderano approfondire le loro competenze.
Modalità di partecipazione:
Il workshop avrà una durata di 4 giorni, con sessioni giornaliere di 6 ore ciascuna. I partecipanti avranno l’opportunità di lavorare su un progetto di reportage personale, con il supporto e la guida costante di Ruben Lagattolla. Unisciti a noi per scoprire i segreti del reportage televisivo e sviluppare le tue capacità sotto la guida esperta.
QUANDO
Dal 14 al 17 Novembre 2024
DOVE
Bologna (IT)
COSTI
570€ + 30€ Tessera associativa
Programma del Workshop:
- Introduzione al reportage televisivo:
- Presentazione del corso
- Definizioni e termini
- Preparazione e ricerca:
- Tecniche di ricerca e raccolta informazioni.
- Sviluppo di una narrazione e creazione di una scaletta.
- Tecniche di ripresa:
- Introduzione all’uso delle videocamere e attrezzature essenziali.
- Principi di inquadratura, composizione e illuminazione.
- Interviste e storytelling:
- Preparazione e conduzione di interviste.
- Tecniche per raccontare storie avvincenti e coinvolgenti.
- Editing e post-produzione:
- Introduzione ai software di montaggio video.
- Principi di editing: ritmo, transizioni, e colonna sonora.
- Analisi critica e feedback:
- Visione e analisi dei lavori prodotti dai partecipanti.
- Sessioni di feedback costruttivo con suggerimenti per miglioramenti.
Aperte le pre-iscrizioni: compila il form sottostante per riservare il tuo posto (Max 10 iscritti)
Il docente
Ruben Lagattolla
Quando venti anni fa ho scelto di intraprendere il mestiere del documentarista, la sola ragione era quella di viaggiare. Visitare tanti paesi e portare a casa immagini bellissime ed eterne. Gli anni passati mi hanno portato spesso a viaggiare in paesi in cui c’erano guerre, carestie, crisi umanitarie, attività criminali legate alle migrazioni. Dopo tutto questo tempo la voglia di viaggiare rimane, ma con un carico di significati in più. Studiare, ricercare, fare ricerca sul campo, incontrare persone e ascoltare le loro storie, confrontarsi, portare a casa storie da raccontare e proporle in un modo che sia di ispirazione per il pubblico, che abbiano un impatto su quelli che accettano di ascoltarle.
Il documentario è il mio linguaggio ormai. La realtà è quanto di più interessante possiamo scoprire ogni giorno. Inevitabilmente ci trasforma, ad ogni passo, ad ogni incontro, ad ogni parola pronunciata. Questo mi interessa: il continuo scorrere della vita, la continua mutazione. Nonostante gli odierni tentativi di omologazione, ognuno muta a suo modo e, attraverso le storie questo vado cercando.
Ha lavorato per
